Un palmarès tutto d’argento al concorso HKIWSC in cui tre vini siciliani di Casa Assuli dominano piazzandosi al secondo posto. Un risultato strepitoso che consolida la qualità vitivinicola della Sicilia Nordoccidentale. Piace dunque il Nero d’Avola, nella versione Classica affinato in acciaio per un periodo di 3-4 mesi e Riserva, affinato, invece, 10-14 mesi in barriques di rovere francese di media tostatura e successivamente in bottiglia per 12 mesi. Apprezzato anche l’Insolia, il più antico tra i vitigni autoctoni siciliani a bacca bianca, affinato in contenitori d’acciaio per 4-5 mesi “sur lies” e successivamente in bottiglia per almeno 2-3 mesi. Tutti i vini Assuli sono vinificati in purezza per esaltare le caratteristiche particolari del terroir, che comprende speciali combinazioni di geografia, clima, suolo e viticoltura che influiscono sulle uve coltivate in ogni particolare area vinicola.
Cathay Pacific Hong Kong International Wine & Spirit Competition è un evento unico nel suo genere. Gestito in collaborazione con Wine & Spirit Competition International con sede a Londra, da 40 anni la piattaforma più importante del mondo per il riconoscimento della qualità nel settore, il riconoscimento è stato creato appositamente per il mercato asiatico da parte di coloro che vi sono intimamente coinvolti. È, dunque, il primo concorso enologico veramente orientale, sostenuto da fattori chiave quali: cibo cinese e vino in abbinamento, giuria formata dai professionisti del vino asiatici più stimati in Cina, Singapore, Giappone, Corea, Taiwan e India – tra cui il direttore e master of Wine, con base ad Hong Kong, MW Debra Meiburg.
“Questi nuovi riconoscimenti rappresentano un segnale importante per la nostra produzione e per tutto il territorio poiché celebrano il lifestyle italiano in relazione ai gusti e alle abitudini di consumo orientali” commenta il Presidente di Assuli Roberto Caruso “Il grande impegno profuso per rafforzare il riconoscimento dei nostri prodotti sta avendo risultati concreti, di cui siamo profondamente fieri. Premiati Lorlando ’19 e Carinda ’21, 100% biologici, frutto di una scelta importante verso una produzione etica e rispettosa delle risorse naturali del territorio di produzione, dimostrano qualità garantita e certificata della fase agricola (vigneto) e dell’intera filiera di trasformazione (cantina). I nostri vini ormai da anni si distinguono su piazze importanti anche a livello internazionale, che certificano l’indiscussa qualità di una produzione in continua evoluzione”.