In collaborazione con l’Istituto Vite Vino di Marsala che ha dato la disponibilità di poter attenzionare 14 varietà reliquia, Assuli dedica un appezzamento – circa 600 innesti collocati in altrettanti impianti per un totale di 0,3 ettari – per il miglioramento varietale viticolo con la creazione di un campo sperimentale, che segue anch’esso il disciplinare biologico come il resto degli appezzamenti vitati.

I vitigni reliquia siciliani raccontano l’antica storia del vino nell’Isola, ciascuna varietà, a suo modo, è rappresentativa del territorio che lo ha prodotto. Ad esempio il "Vitarolo" la cui coltivazione era limitata a pochi ceppi, presenti nei vigneti più antichi dell’area dei Nebrodi dove il paesaggio è montuoso e il clima è rigido, deve il suo nome alla caratteristica dei tralci che, nel periodo invernale, assumono un aspetto vitreo e si spezzano facilmente.

Un modo per sottolineare ancora di più il legame con la terra, nella consapevolezza che sui vitigni autoctoni ed antichi e sulla tutela della straordinaria biodiversità della Sicilia, si decide il futuro della viticoltura isolana.

Le varietà coltivate, di cui alcune regolarmente vinificate, sono i vitigni bianchi Cutrera, Dunnini, Nave, Oriddu, Recuno, Reliquia bianco, e i vitigni rossi Anonima, Insolia nera, Vitarolo, Bracau, Catanese nero, Lucignola, Rucignola.