Le tre variazioni di Perricone di casa Assuli

Le tre variazioni di Perricone di casa Assuli

Spaziando dallo stile fresco del rosato Fiordispina a quello complesso ed elegante di Furioso passando attraverso l’inaspettato Arcodace. Il Perricone è una chicca tra i vitigni siciliani, di cui Assuli si fa ambasciatore imprescindibile.

Proprio a Carcitella, il più ampio degli appezzamenti Assuli dove trova sede anche la Cantina, la famiglia Caruso ha dato vita ad un importante progetto enologico, presentando nel 2016 Furioso, il primo Perricone in purezza affinato 12 mesi in botte grande di rovere. Un vino che affonda pienamente le radici nel background siciliano. Apprezzatissimo dai wine lovers ed anche dalla critica, per tre anni consecutivi (2016, 2017, 2018) vincitore del prestigioso Tre Bicchieri Gambero Rosso, 90 punti secondo James Suckling per il millesimo 2018. Un successo ancora più premiante vista l’operazione culturale concettuale che sta dietro a questo fulgido esempio di Perricone, meritato per chi ha sempre creduto che questo vitigno potesse dare buone soddisfazioni. E qualche anno più tardi scommette ancora sulla massima espressione dell'originalità territoriale, vinificando in purezza Fiordispina, la versione rosè, ed Arcodace, un rosso affinato interamente in contenitori di acciaio per 4-5 mesi, entrambi frutto della vendemmia 2021.

I vigneti di Carcitella - che in siciliano antico significa ‘piccola caccia’ - custodi di queste vigne ricadono nell’ambito del Comune di Mazara del Vallo (TP), incastonati su dolci colline. 65 ettari posti ad un’altezza media di 130 metri sul livello del mare su terreni prevalentemente argillosi con una buona dotazione minerale di deposito fluviale. Lo dimostrano le testimonianze lasciate da affioramenti sassosi (chiamati CUTI) posti su quello che un tempo era il letto di un fiume. Il microclima caldo mitigato dal vento secco che soffia dal mare riduce l'umidità e le infezioni patogene, favorendo la complessità aromatica delle uve e la concentrazione di sentori intensi ma di assoluta finezza.

Il carattere della varietà Perricone si manifesta, dunque, con tre diverse espressioni per questo vitigno reliquia, coltivato nella Sicilia occidentale da tempo immemorabile, oggi recuperato grazie ad ambiziosi progetti sperimentali che testimoniano la straordinaria biodiversità dell'isola. Inatteso, di rara qualità. Il suo periodo aureo si individua sul finire dell’’800 quando è entrato nel novero dei vini del Marsala Rubino perché donava eleganza e profumi. All'inizio del Novecento era una delle varietà più diffuse nel territorio di Palermo e Trapani. Il suo declino iniziò con l'invasione della fillossera che ne distrusse praticamente la coltivazione, e la graduale sostituzione con altre varietà per la produzione del Marsala. La coltivazione qualitativa del Perricone è iniziata alcuni anni fa, quando, con il rinascimento della Sicilia enologica si è dato slancio ai vitigni reliquia ed il Perricone è stato eletto come una delle varietà icona di una rinnovata personalità della viticoltura isolana. Un vitigno che rispecchia quindi fedelmente le specificità pedoclimatiche delle zone in cui è impiantato ed è anche una varietà difficile da vinificare, a causa del tannino intenso. Per questo “selezione” è la prima parola d’ordine, “basse rese” è la seconda, così Assuli ne asseconda la naturale predisposizione ad una moderata produttività. Molto resistente alla siccità, di precoce germogliamento, mantiene una particolare sensibilità alla fillossera, anche fogliare, ma è capace di resistere più di altre varietà alle infezioni fungine.

È raccolto dalla terza decade di settembre alla prima di ottobre, a seconda dell’annata e della maturazione dell’uva. Gli acini sono rotondi, dal colore blu molto scuro, quasi nero. I grappoli sono di media grandezza, con forme cilindrico-coniche allungate e dotate di ali.

Una curiosità: il suo sinonimo ‘Pignatello’ deriva dalle "pignatidare", le terre rosse alluminose del trapanese, così chiamate per l’uso nella fabbricazione di pentole di terracotta.

“Assuli celebra ancora il proprio legame profondo con il territorio” – afferma Roberto Caruso, Presidente di Assuli – “E rivela la Sicilia nel calice con una triade 100% Perricone: Furioso, Arcodace e Fiordispina”. L’enologo Lorenzo Landi si esprime così: “La filosofia produttiva Assuli si dimostra solida ed efficace, facendo leva sul dna originario sostenuto da un’attenzione in vigna rigorosa ed alimentato da pratiche biologiche”. 

Etichette epiche

L’immagine territoriale emerge, come tutte le etichette Assuli, anche nei nomi dei vini che omaggiano l’Orlando Furioso, l’epico poema cavalleresco in cui Ludovico Ariosto traccia molteplici connessioni con l’isola delle meraviglie. Furioso suggella l'amore del paladino Orlando per Angelica, il quale, innamorato, appreso il tradimento dell’amata, impazzisce completamente e diventa, appunto, ‘furioso', cioè perde il senno. Arcodace rappresenta un bosco di alberi foltissimo, un luogo magico, che fa sognare e fantasticare i poeti, gli amanti, di tutte le epoche. Nelle pagine della storia Assuli, non è altro che il rovescio speculare della terra, dove si raduna tutto ciò che viene perduto sul pianeta dei mortali, l’orizzonte a cui si giunge sulle ali della fantasia, ove si intrecciano i racconti dei Paladini che incontrano talvolta il peccato o la redenzione, combattono il nemico o cercano la donna amata. Fiordispina è invece la figlia del re Marsilio che vede un giorno Bradamante ferita alla testa durante un combattimento contro soldati saraceni. Giunta ad una fonte si sdraia poi sull’erba. Subito, credendo fosse un cavaliere, si innamora di lei. Fiordispina confessa il suo amore alla donna e la bacia. Bradamante, imbarazzata, chiarisce subito la propria identità per mostrare l’errore compiuto dalla figlia del re Marsilio. Nonostante la confessione, Fiordispina arde d’amore per lei, disperandosi ed addolorandosi di non poter sfogare la propria passione amorosa e per il proprio folle sentimento, a quel tempo senza precedenti. Un mondo magico dove la meraviglia di dischiude e l’emozione si accende.

FURIOSO - Rubino chiaro con tocco granata, profumo tipico con una nota intensa di fragola, confettura di more, tocco speziato (cannella) e piacevole espressione balsamica. In bocca è succoso, fruttato, con discreta acidità e sapidità sul finale. Così lo descrive WOW! The Italian Wine Competition. La competizione di Civiltà del bere, l'unica promossa da una testata italiana, riservata ai vini nazionali, che assegna l’Oro all’annata 2019. 

James Suckling, uno dei più importanti esperti al mondo descrive così l'etichetta 2018 “Le prugne e i frutti di bosco maturi hanno una sensazione leggermente affumicata liquorosa. Corposo, con un frutto intenso e tannini sodi e vellutati, ricoperti di agrumi e leggere spezie. Finale sapido. Leggermente secco alla fine. Da bere subito”.

Analisi Organolettica
Visiva: colore rosso rubino intenso con riflessi porpora // Olfattiva: intensi profumi di frutta rossa matura, grafite, viola // Gustativa: buon equilibrio accompagnato da morbidi tannini.

Premi

2015 / 91 punti / Vinous di Antonio Galloni, ed. 2019

2016 / 90 punti / Vinous di Antonio Galloni, ed. 2019

2016 / 91 punti / Veronelli ed. 2020

2016 / Tre Bicchieri / Vini d’Italia, ed. 2020

2017 / Tre Bicchieri / Vini d’Italia, ed. 2021

2017 / Oro / Wine Channel Best Italian Wine Selection, ed. 2020

2017 / 90 punti / Tasted par Andreas Larsson, ed. 2021

2018 / 90 punti / James Suckling, ed. 2021

2018 / Tre Bicchieri / Vini d’Italia, ed. 2022

2018 / 91 punti / Ian D'Agata's Best Buys in Italian Wine of 2021 / ed. 2022

2019 / Corona / Vinibuoni d'Italia / ed. 2023

2019 / Oro / MUNDUS VINI, ed. 2022

Furioso incarna alla perfezione una texture ricca e morbida. Ottimo con carni al forno e formaggi di media stagionatura.


ARCODACE - 
Un rosso che sorprende per vivacità. Complesso ed elegante, una piccola produzione di pregio, frutto della vendemmia 2021, ottenuta da una accurata selezione di uve.
Analisi Organolettica

Visiva: profondo rosso rubino con riflessi violacei // Olfattiva: un bouquet complesso, dove troviamo note di mora, pepe, spezie fresche e liquirizia // Gustativa: tannini eleganti e freschi, il frutto è vivace, prevalgono le spezie e la liquirizia che vengono riconfermate energeticamente al palato.

Premi
2021 / Oro / MUNDUS VINI, ed. 2022

Arcodace è ideale con formaggi semi stagionati, affettati, ragù di pesce, tonno rosso, arrosti di carne bianca anche speziati


FIORDISPINA - 
Il sapore piacevolmente fresco e sapido, e con un packaging unico e di forte impatto estetico che, appena nato, si è già fatto notare. È infatti sul podio al Vinitaly Design International Packaging Competition conquistando la Medaglia di Bronzo su più di 300 rosati giudicati nella categoria Vini Rosati con l’annata 2021 che segna l’esordio nella tipologia.
Analisi Organolettica

Visiva: colore rosa brillante con riflessi oro // Olfattiva: intense note di frutta fresca, ciliegia, note floreali con leggeri sentori di spezie orientali // Gustativa: fresco, sapido.

Premi

2021 / Argento / Concours Mondial de Bruxelles ed. 2022

2021 / 90 punti / Falstaff Sizilien Trophy, ed. 2022

Perfetto con piatti dalla leggera speziatura, salumi e crudi di pesce.

VARIAZIONI DI PERRICONE - Si ispira ai versi del capolavoro di Ariosto la confezione regalo in legno Assuli che racchiude in uno scrigno prezioso i tre vini ‘base Perricone’. Un elegante e raffinato cofanetto, perfetto come regalo che offre in un’unica suite diverse esperienze organolettiche. Stupisce gli amici o da utilizzare come espositore in enoteca o al ristorante.

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