Furioso e Donna Angelica secondo Ian D’Agata

Furioso e Donna Angelica secondo Ian D’Agata

Esserci è un onore. Assuli entra a buon diritto in Ian D’Agata’s Best Buys in Italian Wine of 2021 – Terroir Sense con Furioso 2018 (91 punti), e Donna Angelica 2018 (90 punti), riconoscendo l’alta qualità di questi vini, autentica espressione della DOC Sicilia.

Furioso 2018

Perricone, autoctono siciliano considerato un vero e proprio vitigno-reliquia, vinificato in purezza,intenso e profondo, dalla forte personalità.Al naso incanta con le sue sfumature impeccabili di gelsi neri, marasca, liquirizia e cappero, al palato è succoso, di formidabile bevibilità, seducente e morbido.

Donna Angelica 2018

Lucido, autoctono siciliano vinificato in purezza, convince tutti per la qualità straordinaria esprimendo finezza, eleganza, corpo.Bianco fresco con una raggiunta armonia di salinità e mineralità, offre un bouquet fruttato ampio con sentori floreali, di albicocca e di frutta a polpa bianca.

Ian Domenico D’Agata è considerato uno dei massimi esperti di vino italiano, oltre che dei vini di Alsazia, Bordeaux e Canada. Scrive e racconta il vino da più di 25 anni. Autore di pubblicazioni di grande successo, la sua più recente fatica letteraria Native Wine Grapes of Italy (University of California Press) ha vinto il prestigioso premio 2015 Louis Roederer International Wine Awards Book of the Year, mai vinto prima da nessun italiano. Un libro che è stato anche nella Top 10 Wine Books of the Year del NY Times, del Financial Times e del LA Times. Oltre ad essere stato premiato nel 2012 come miglior giornalista di vino in Italia, dal Comitato Grandi Cru d’Italia, a conferma della sua caratura internazionale, nel 2016 Ian è stato nominato in Francia uno degli otto più importanti wine writer al mondo da Les Plumes d’Or, il premio assegnato a Parigi in Francia e promosso dai più celebri produttori di vino di Francia e dall’associazione Chefs des Grandes Tables du Monde (170 Ristoranti da 24 Paesi). Il Canada ha riconosciuto a Ian diversi premi per il suo lavoro nella promozione e la divulgazione del vino di qualità, e lui ha assegnato nel 2017 il Cuvée Award of Excellence e nel 2018 il VQA Promoter Award – Out of Ontario category. Inoltre, Ian D’Agata ha insegnato storia della cultura del cibo e del vino italiano al master in “Food Sciences” della New York University, e wine marketing in diverse università italiane. Infine, è un conferenziere che in tutto il mondo è invitato a parlare non solo di vitigni autoctoni, ma anche del rapporto tra vino e salute. È attivamente coinvolto nel recupero e salvataggio di antichi vitigni autoctoni quasi estinti con l’obiettivo di renderli nuovamente vinificati.

La Cantina Assuli celebra l’autenticità della Sicilia con vini autoctoni 100% biologici

I vigneti e la cantina si trovano nel lembo più occidentale dell’isola, quasi 130 ettari di proprietà, in una zona dalla bellezza magica. I grappoli che maturano in una zona di vocata e di antica produzione enologica celebrano l’autenticità del terroir siciliano. Assuli si fregia della Denominazione di Origine Controllata “Sicilia”, riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti stabiliti nel relativo disciplinare di produzione. Il sole, la luce, la forte mineralità dei terreni, i profumi del Mediterraneo portati dal vento contraddistinguono bottiglie con un gran personalità. I vini si caratterizzano per uno stile segnato dall’enologo Lorenzo Landi che crede nel rispetto del territorio, punta sull’eccellenza delle uve esaltando la potenza espressiva dei vitigni e riesce a produrre vini impeccabili esaltando l’originalità territoriale: i bianchi delicati, freschi o sapidi che ricordano il mare, i rossi dal carattere più forte e deciso, influenzati dal caldo e dal vento. Sotto l’impulso della nuova sensibilità per l’impatto ambientale, anche Assuli ha intrapreso un percorso di integrazione delle considerazioni utili per attuare la sostenibilità.

L’attenzione al territorio ed al suo rispetto, inoltre, si declina anche nel progetto di ricerca enologica del vigneto sperimentale, realizzato con l’obbiettivo di riscoprire vitigni antichi e che presto potremo riassaporare. 14 varietà reliquia, circa 600 innesti collocati in altrettanti impianti: la voglia di scavare nel passato che portando alla luce varietà dimenticate, un elemento di ancor più forte identità che pone basi per una nuova spinta all’enoturismo.

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Link alla guida Ian D’Agata’s Best Buys in Italian Wine of 2021 – Terroir Sense

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