Rosa salmone con riflessi arancioni. Al naso, toni di ciliegie fresche e lamponi, poi una leggera sfumatura floreale e vaporosa. Al palato è fresco e succoso, con un finale medio-lungo.
90/100 i punti assegnati al Fiordispina DOC Sicilia Perricone Rosato dal premio Falstaff 2022 dedicato ai vini siciliani. Un altro riconoscimento per il nuovo rosato da agricoltura biologica già fiore all’occhiello della Cantina. Dopo la medaglia d’argento al Concours Mondial de Bruxelles e la medaglia di bronzo per il design al Vinitaly Design International Packaging Competition, è arrivato il diploma di 90 punti Falstaff.
Fiordispina è prodotto con le uve provenienti dai vigneti delle tenute della famiglia Caruso sulle colline di Carcitella, un’area pianeggiante tra Marsala e Mazara del Vallo. È una novità, una prima vendemmia e una produzione limitata, circa 10.000 bottiglie. Come tutti i vini, nasce con un progetto preciso a cominciare dal vigneto: 65 ettari, che si estendono ad un’altitudine di 120/150 metri sul livello dove il terreno è di medio impasto, tendente all’argilloso e con affioramenti sassosi, dalla buona dotazione minerale. Un tempo era il letto di un fiume, e vi si trovano ancora dei ciottoli rotondi chiamati ‘cuti’. Sul fondo due laghetti artificiali garantiscono l’approvvigionamento idrico per le culture. Il microclima qui è caldo ma mitigato dal vento secco che soffia dal mare e che riduce l’umidità e le infezioni patogene. Il vigneto è stato impiantato con uve Perricone per scommettere su questo vitigno e portarlo all’attenzione del pubblico di appassionati, impegnandosi nella valorizzazione dei terroir che lo ospitano, per scongiurare l’estinzione di un vitigno straordinario che rappresenta l’identità vera di questo angolo di Sicilia.
La vinificazione di Fiordispina è in bianco. All’arrivo in cantina le uve selezionate sono diraspate, sottoposte a leggera pigiatura e brevissima macerazione in pressa in modo soffice. La fermentazione avviene a temperatura controllata 14-16°C, dura circa 2 settimane. Fa seguito l’affinamento di 3-4 mesi in acciaio, con sospensione periodica delle fecce fini (batonnage).
L’annata 2021 ha superato indenne gli eccessi climatici regalando uve sane e bellissime, bilanciate in alcol e acidità, foriere di grandi vini. Nonostante sia stata calda e piuttosto siccitosa, le premesse sono quelle di una raccolta all’insegna della qualità: dopo le prime fasi vegetative fortemente ritardate a causa delle basse temperature primaverili, si è osservato un forte recupero dovuto al caldo verificatosi nei mesi di Luglio ed Agosto. Grazie alle riserve accumulate, le disponibilità idriche delle piante sono state sempre sufficienti ad evitare stress idrici eccessivi permettendo così di mantenere una buona copertura fogliare dei grappoli e, di conseguenza, gli aromi e l’acidità delle uve. L’abbassamento delle temperature e le moderate piogge del mese di Settembre hanno consentito, alle uve più tardive come Perricone, di riprendere un ritmo di maturazione più lento, fondamentale per l’ottimale accumulo dei composti aromatici e dei polifenoli.