Vendemmia Assuli

2022, una vendemmia che promette molto bene

Si conclude la vendemmia 2022, senz’altro molto soddisfacente per l’ottima qualità delle uve. La raccolta è stata ben spalmata nell’arco della stessa. In Sicilia, dove le condizioni climatiche sono sempre estreme, la stagione è stata impegnativa con buona risposta delle viti, anche grazie ai tempestivi interventi a supporto.

Nel complesso è stata un’annata inizialmente calda e siccitosa come in tutta Italia, dalla seconda metà di agosto le piogge sono state utili per mitigare lo stress idrico. L’intenso  caldo precoce ha determinato gradazioni molto alte ed uve molto concentrate. Il forte caldo registrato a giugno, in un momento delicato per lo sviluppo delle dimensioni dell’acino dell’uva, ha determinato uve più mature e concentrate. Ci si aspetta vini con gradazioni alcoliche elevate, per i vitigni vendemmiati nella prima fase, ed una maggiore freschezza per quelli raccolti nella seconda fase, con risultati decisamente interessanti per le uve più tardive come Perricone e Nero d’Avola.

Le vigne Siciliane abituate a caldi e siccità per caratteristiche intrinseche del territorio sottoposto a forti stress, specialmente le zone delle province più “calde” cioè quelle a occidente, che pertanto hanno retto meglio. Qui le uve raggiungono la maturità più velocemente. Nella fase iniziale in vitigni tardivi sono stati favoriti (Nero d’Avola, Perricone, Lucido) a differenza di quelli a maturazione precoce (Zibibbo, Insolia, Grillo). La carenza d’acqua e la scarsa umidità, tra l’altro, hanno inibito la diffusione delle malattie della vite. I dati degli ultimi raccolti determinano una qualità sempre più alta, e confermano che la Sicilia ha una buona resistenza ai cambiamenti climatici. Questo grazie alla sua posizione nel cuore del Mediterraneo, ai suoi microclimi, ai suoi terroir e alle sue varietà indigene.

A tutela della qualità delle lavorazioni artigianali Assuli utilizza neve carbonica e ghiaccio secco, fondamentali nella vendemmia per mantenere la qualità dei grappoli e del mosto. Questa pratica abbatte l’ossigeno nell’uva raccolta sino al trasporto nella prima lavorazione bloccando il processo di ossidazione mantenendo le caratteristiche organolettiche naturali grappoli e contribuisce a valorizzare al massimo uva e territorio da cui proviene.

“Quest’anno le piante si presentano con una vigoria sorprendente e il lavoro fatto durante la stagione inverno/primavera insieme alle abbondanti precipitazioni autunnali, ci stanno dando immense soddisfazioni nel vedere piante e grappoli così in salute” afferma Roberto Caruso, Presidente di Assuli. E aggiunge “Insieme ai partner Assovini Sicilia vogliamo essere portavoci e pionieri nel guidare, con nuovi modelli, il futuro della vitivinicoltura siciliana e sviluppare nuove conoscenze e know-how in grado di affrontare le sfide in legate al climate change. Ci stiamo dimostrando più resilienti e preparati”.

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